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Riflessioni

Vi racconto un pò di #visualpiano

By 29 Aprile 2013Novembre 19th, 20197 Comments

Delord live al Teatro La Venere di Savignano sul Panaro

Sono le ore 22:45. Ringrazio tutti, un grande applauso si leva dal pubblico che ho davanti e si chiude il sipario. E’ passato tutto così in fretta che non mi sono nemmeno reso conto di aver quasi “stuprato” quell’oggetto magico che ho avuto dinanzi per tutta la giornata: un immenso YAMAHA C3.

Ma ricominciamo un pò dall’inizio questo breve ma intenso racconto…entro in Teatro alle ore 13 e già si respira aria di grande festa non sembra nemmeno di prepararsi ad un concerto, ma quasi ad una grande serata tra amici (all’incirca un centinaio); già intravedo il pianoforte che viene rimontato pezzo dopo pezzo sul palcoscenico e l’accordatore si mette in opera per rendere perfetto il suono che di lì a poche ore ne uscirà…nel frattempo la mia assistente Jessica prepara tutto il necessario per l’allestimento del palco, si vedono palloncini a forma di cuore nascosti, un quadro per un pittore, una poltrona e diversi oggetti che poco alla volta prendono nuova vita in questo gioco infinito che è visualpiano…le ore volano. Quell’attesa che mi ero portato dietro da mesi in preparazione di tutto questo, ora è solamente una stretta allo stomaco molto dolce: mi succede sempre. Ad ogni data le emozioni che provo sono indescrivibili e racchiudono in me l’eterna sfida tra Delord compositore e Delord esecutore, sempre pronti a schernirsi per decretare un vincitore nell’immaginario della mia testa…

Sono felice. Felice come non mai. Mi guardo intorno e vedo pian piano realizzarsi tutto quello che mi ero immaginato molti anni prima nella mia testa e disegnato su un foglio di carta…visualpiano è tutt’intorno. Non è solo musica; è la capacità di raccontare visualizzando, una musica che per molti è difficile immaginare, quasi impossibile…è un piccolo mondo che si crea e svanisce nel giro di un’ora. Voglio che per il mio pubblico quell’ora sia unica, nostra, condivisa, profonda, emozionante, stimolante. Chiuse le porte, in quest’ora esistiamo solamente noi…il resto del mondo rimane lì dov’è, nel suo vuoto cosmico.

Si accendono le luci. I miei cari amici e fidati tecnici alberto&diana hanno allestito tutta la parte scenica e siamo pronti per le prove audio…immaginate il suono di un violoncello che prima d’ora non avevo mai avuto l’onore di poter portare con me sul palco…ed ecco che arriva il mio nuovo compagno d’avventura Elvio Rocchi con il suo violoncello degli anni ’30 con un suono così profondo che unito ai miei brani creano un’atmosfera che lascia tutti a bocca aperta…ci siamo, il sipario si chiude. Un’occhiata veloce alle riprese video del back-stage fatte nel pomeriggio da Alessando e Beatrice e siamo pronti. Non c’è più tempo per avere dubbi…

Mi chiudo in camerino. Mi lancio un pò di acqua ghiacciata sulla faccia e sono pronto anche io. Una stretta di mano ed un abbraccio a tutti i miei collaboratori, tra cinque minuti si inizia.
Scendo gli scalini che lentamente mi portano sul palco dal retro, sento le parole del pubblico che volano sulla mia testa così basse e quasi sussurrate…si spengono le luci, buio in sala. Si alza un grande applauso, non c’è più tempo per avere dubbi…si comincia. Recito la frase di apertura.

“Pensa a come i sogni corrono
sulle note infinite del mio pianoforte,
credi che possa esistere mai fine?

E prova poi ad immaginare come se quelle note
fossero un solo percorso su cui poter
lentamente scivolare, riusciresti a non cadere?”

Lentamente si apre il sipario e si comincia…non faccio nemmeno in tempo a capire cosa succede che il sipario si richiude e lo spettacolo si conclude…è sempre così, dopo che sfioro la prima nota della serata il tempo scorre così velocemente che non riesco quasi più a pensare e a rendermi conto di quello che mi succede intorno…le mie dita volano sui tasti e la mia mente vola da tutt’altra parte, osservando i pensieri del mio pubblico…è un’esperienza magica ed unica della quale ringrazierò per sempre dio. Si ricomincia il viaggio per emozionare quante più persone possibile e far riflettere su temi importanti quali la ricerca di sè stessi, la spiritualità, la situazione politica italiana, la prostituzione, la solitudine, l’amore, il sogno…

Ed ecco alcuni scatti della serata, a breve renderò disponibile anche qualche video e l’intero spettacolo sarà acquistabile presto sullo shop.

A presto!

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Christian DeLord

Author Christian DeLord

Mi chiamo Christian Carlino, in arte DeLord, classe 1985. Pianista, compositore e creativo dall’animo pop ma con innata la voglia di imparare e formulare sempre nuove idee. La libertà di espressione fa parte del mio modo di essere e trova forma nelle mie passioni.

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